È mancato ieri, dopo una lunga malattia, Alberto Cantù.
Genovese, critico musicale e musicologo di fama internazionale, Cantù aveva dedicato gran parte della sua attività di studioso alla figura di Paganini affrontato privilegiando l’analisi critica delle sue opere. Numerose le sue pubblicazioni: si segnalano oltre a svariati articoli per varie riviste, “I 24 capricci e i 6 concerti di Paganini” (Torino, EDA 1980), “Le opere di Paganini” (con Danilo Prefumo, Genova, Sagep 1982), “Invito all’ascolto di Paganini” (Milano, Mursia 1988). Cultore della letteratura violinistica aveva anche approfondito la figura di Locatelli nonché quelle di celebri violinisti del nostro tempo, da De Barbieri a Menhuin, da Heifetz a Oistrach.
E’ stato componente dell’Istituto di Studi Paganiniani.
Gli Amici di Paganini, profondamente addolorati dalla sua scomparsa, lo ricordano con affetto e stima.